Pinze o mano libera? Ti spiego perché nel mio studio uso le pinze (quasi sempre)
- Pippo Piercer Artist
- 11 ore fa
- Tempo di lettura: 4 min
Quando si parla di piercing, uno degli argomenti che crea più curiosità – e a volte anche qualche dibattito tra colleghi – è la scelta tra il metodo con le pinze e quello a mano libera, detto anche free hand.
Se stai pensando di farti un piercing (o magari ne hai già uno), potresti aver sentito questa distinzione da qualche amico o letto qualcosa online. In questo articolo voglio raccontarti, in modo semplice ma preciso, perché io nel mio studio preferisco usare le pinze, quali sono i vantaggi, e come funziona tutto il processo di sterilizzazione per garantire la massima sicurezza.
🔍 Pinze vs Free Hand: cosa significa davvero?
In parole semplici:
Pinze: si tratta di strumenti sterili (ce ne sono di vari tipi: clamp a coccodrillo, a punte, pennington, ecc.) che servono a bloccare delicatamente il tessuto, tenendolo fermo nel punto esatto in cui verrà eseguita la foratura.
Free hand: il piercer esegue la foratura senza strumenti di bloccaggio, guidando l’ago solo con le mani e la propria tecnica.
Entrambi i metodi sono validi se eseguiti da professionisti esperti, ma io ho scelto una strada ben precisa: uso le pinze in quasi tutti i piercing, fatta eccezione per alcune situazioni particolari (te ne parlo più avanti).

✔️ Perché uso le pinze: tutti i vantaggi
🔒 1. Stabilità assoluta
La pinza blocca il tessuto esattamente dove voglio forarlo. Niente movimenti involontari, niente “scivolamenti” dell’ago. Questo significa maggior precisione, minor margine d’errore e foratura perfettamente simmetrica e controllata.
🧭 2. Angolazione e profondità perfette
Ogni piercing richiede una profondità e inclinazione corretta, altrimenti può provocare problemi di guarigione o rigetto. Le pinze mi permettono di visualizzare perfettamente l’anatomia, mantenendo la traiettoria più adatta.
🙌 3. Comfort per il cliente
La pinza può sembrare uno strumento invasivo a prima vista, ma la verità è che riduce l’ansia del cliente. Perché? Perché il tempo della foratura si accorcia, il corpo è fermo, e tutto si svolge in modo rapido, preciso e quasi chirurgico. E soprattutto: non fa più male rispetto al metodo a mano libera. Anzi, in molti casi fa meno male.
🔄 4. Velocità e controllo anche dopo la foratura
Una volta inserito l’ago, avere il tessuto già bloccato mi aiuta anche nell’inserimento del gioiello, soprattutto se si tratta di barre dritte o curved. Il rischio di “perdere il buco” o doverci rimettere le mani si riduce drasticamente.

🔄 Quando NON uso le pinze (e perché)
Anche se sono una sostenitore convinto del metodo con le pinze, non le uso sempre. Ci sono alcune eccezioni in cui il free hand è la scelta migliore:
Piercing all’orecchio, in particolare helix o conch, quando la forma del padiglione auricolare non permette l’applicazione della pinza senza causare fastidi o ostacolare la visibilità.
Anatomie particolari, ad esempio su ombelichi molto piccoli, labbra con tessuto sottile o piercing intimi.
Progetti complessi, come piercing multipli ravvicinati, dove il free hand offre maggiore libertà di movimento in spazi stretti.
In questi casi, so esattamente come muovermi anche senza pinze, ma è una scelta fatta in base alla situazione, non per moda o improvvisazione.
🧼 Pinze = sicurezza: come le sterilizzo
Una cosa che ci tengo a chiarire: le pinze non sono mai “riciclate al volo” da un cliente all’altro, né vengono solo “spruzzate con un disinfettante”. Nel mio studio, ogni strumento viene trattato con un processo preciso e rigoroso:
Subito dopo l’uso: le pinze vengono immerse in una vaschetta con detergente enzimatico disinfettante.
Lavaggio ad ultrasuoni: gli strumenti vengono inseriti in una macchina che sfrutta vibrazioni ad alta frequenza per rimuovere ogni micro-residuo invisibile.
Risciacquo e asciugatura: vengono accuratamente sciacquati e asciugati con panni sterili.
Confezionamento singolo: ogni pinza viene imbustata in una sacca sterile.
Sterilizzazione in autoclave: il sacchetto viene inserito in autoclave (presidio medico-chirurgico) dove raggiunge temperature elevate e pressione controllata, eliminando ogni forma di batterio, virus o fungo.
Conservazione: gli strumenti imbustati vengono conservati in contenitori sterili, pronti per il prossimo cliente.
Ogni cliente ha strumenti completamente sterili e dedicati. Sempre.

🎯 La mia scelta, il tuo risultato
Usare le pinze non è un vezzo o una questione di “vecchia scuola”, ma una scelta tecnica precisa che mi permette di:
Offrirti un risultato visivamente impeccabile
Evitare errori millimetrici che a lungo termine causano problemi
Garantirti la massima sicurezza igienica
Farti vivere un’esperienza professionale, pulita, precisa
🙌 Un messaggio finale importante
Ogni piercer ha il suo stile, le sue preferenze, le sue tecniche. Ci sono professionisti bravissimi che lavorano solo a mano libera e lo fanno con una maestria eccezionale. Io ho scelto un’altra strada, che sento mia, che studio ogni giorno per perfezionare, e che mi permette di lavorare al meglio per ogni cliente che si affida a me.
Per me, il piercing non è un “buco con un gioiello”. È un gesto tecnico e umano che richiede rispetto, attenzione e soprattutto: competenza.

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